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Il periodo tra la seconda metà dell.Ottocento e i primi decenni del Novecento è generalmente considerato come lo spartiacque che segna lo slittamento delle Alpi verso una condizione di marginalità e di dipendenza economica rispetto al mondo urbano e industrializzato. Prendendo spunto dalla questione della modernizzazione delle aree periferiche, il volume focalizza la sua attenzione sulle traiettorie economico-territoriali di tre regioni alpine - i cantoni svizzeri del Ticino e del Vallese e la provincia di Sondrio - in funzione delle pratiche di gestione delle risorse fondiarie, lavorative o finanziarie. Attraverso un percorso comparativo, emerge che hanno beneficiato dell'integrazione nell.economia di mercato le aree nelle quali si sono sviluppati e consolidati sistemi familiari fondati sulla produttività e la diversificazione dei redditi.